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Ildegarda di Bingen

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Nasce nell’Assia-Renana, nell'estate del 1098. A otto anni viene mandata a studiare nel convento di Disibodenberg.

Lì prende i voti tra il 1112 e il 1115. Si trasferisce nel 1150 nel monastero di Rupertsberg, da lei stessa fondato. Nel 1165 fonderà un altro monastero ad Eibingen, dove  morirà il 17 settembre 1179.

Incipiunt capitula libri Scivias

simplicis hominis...

Capitula primae visionis primae partis...

GIOVANNA della Croce ocd, dottore in filosofia e storia dell’arte, Milano

Dalla quarta di copertina:

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Il testo, per la prima volta tradotto in italiano, esprime al meglio la sua profonda esperienza di ‘visioni’ raggiunta nell’intimo incontro tra lei e il Dio rivelatosi in Cristo, Uomo perfetto, uomo capace di guarire ogni persona nella sua interezza, in un mondo redento che prefigura cieli nuovi e terra nuova.

Dal testo

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Il cielo ha la luce, la luce ha l'aria, l'aria ha i volatili. La ter­ra nutre le piante, le piante i frutti, i frutti gli animali. Tutte queste cose attestano che le collocò una mano potentissima, cioè il grandissimo potere del Dominatore di tutto che, nella possibilità della sua forza, ha fatto tutte le cose in modo tale che niente manchi loro nelle necessità. Nella onnipotenza del Creatore è il moto di tutti i viventi. È tale che le bestie cer­cano la terra nei terreni, privi della razionalità dell'ispirazione di Dio; tale onnipotenza appartiene a tutti coloro che abitano nella carne umana, nei quali ci sono la razionalità, la discrezione e la sapienza [...].

 

Quel suono cantava nell'armonia come la voce di una moltitudine degli abitanti celesti a lode di Maria SS.ma.

O splendidissima gemma e luminoso ornamento del sole che a te è stato infuso come fonte, che sgorga dal cuore del Padre, che è l'unico suo Verbo. 

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 Egli, guardando verso il mondo, par­lava agli uomini.​

Con grande forza diceva:

"O uomini stolti! C'è poco fervore in voi che vi fa appassire in tiepidezza e disonore... Guardate e ascoltate me: Tu uomo, mentre ti trovavi nel ventre di tua madre, infatti, eri ignorante e impotente della tua vita, ma allora ti furono dati uno spirito, un movimento, una sensibilità affinché vivendo ti muovessi e muovendoti capissi il frutto dell’abilità".

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Per saperne di più: Ildegarda di Bingen, Rivelazioni divine. Padova 1993; R. Termolen, Hildegarda di Bingen, Città del Vaticano 2001.

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